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Alimenti industriali, Fabbisogno energetico, Nutrienti

Le tabelle FEDIAF: come usarle nelle diete commerciali.


mercoledì 22 maggio 2019


Le tabelle FEDIAF: come usarle nelle diete commerciali

Quando un medico veterinario vuole controllare se un mangime commerciale rispetta i fabbisogni minimi nutrizionali di un animale o se, con la quantità di cibo somministrato, si coprono i fabbisogni per quell'animale si trova, per forza di cose, ad avere a che fare con le linee guida FEDIAF (Federazione Europea dell'Industria degli Alimenti per Animali da Compagnia)

L'obiettivo di queste guide è quello di salvaguardare il benessere degli animali da compagnia, fornendo alle aziende produttrici di pet food delle indicazioni da rispettare, affinché un alimento possa definirsi adeguatamente bilanciato e nutrizionalmente corretto. Infatti, come sottolinea FEDIAF, una nutrizione bilanciata che assicuri assunzioni adeguate di energia, proteine, minerali e vitamine, è essenziale ai cani e ai gatti per garantirne la salute e la longevità.

All'interno di queste guide sono presenti delle tabelle che indicano i livelli nutrizionali minimi e massimi giornalieri dei singoli nutrienti che dovrebbero essere forniti, con l'alimentazione, ad un animale a seconda della specie e del suo stato fisiologico.

Tuttavia, queste tabelle, soprattutto per chi le vede per la prima volta, spesso non sono di facile interpretazione. Lo scopo di questo articolo è di aiutare, per quanto possibile, i medici veterinari ad utilizzarle al meglio.

Le linee guida vengono costantemente aggiornate da FEDIAF in base ai nuovi studi scientifici che vengono pubblicati. Di seguito il link dove reperire gratuitamente le ultime linee guida FEDIAF:

http://www.fediaf.org/self-regulation/nutrition/

Le tabelle presenti in questa guida sono rivolte principalmente alle aziende di pet food con lo scopo di indicare i dosaggi dei diversi nutrienti che dovrebbe avere un alimento commerciale per soddisfare i fabbisogni nutrizionali dei cani e dei gatti.

Tuttavia, i medici veterinari le utilizzano anche come punto di riferimento per la preparazione di diete casalinghe bilanciate poiché, purtroppo, ad oggi non ne esistono di specifiche per l'alimentazione casalinga.  Ma per poterlo fare un veterinario deve saperle leggere nella maniera corretta.

Nella guida sono presenti due tipi di tabelle, una che si basa sulla sostanza secca della dieta fornita e una, invece, che tiene in considerazione i quantitativi che deve contenere l'alimento ogni 1000kcal di energia metabolizzabile fornita.

In ognuna di queste ci sono indicati i livelli minimi e massimi dei nutrienti raccomandati per il cane e per il gatto, a seconda che l'animale sia adulto, in accrescimento o in riproduzione.

A seconda della tabella che un medico veterinario decide di usare deve effettuare dei calcoli differenti per capire se l'alimento somministrato è in grado di rispettare i valori indicati.

A) TABELLA DEI LIVELLI NUTRITIVI RACCOMANDATI SU 100 GRAMMI DI S.S.

Questa tabella può essere utilizzata per controllare se un alimento commerciale è davvero completo e nutrizionalmente corretto.

Per farlo bisogna, innanzitutto, conoscere la quantità dei nutrienti contenuti nella sostanza secca dell'alimento e poi paragonarli con la tabella.

Se si hanno già a disposizione i contenuti sulla sostanza secca basterà paragonare questi dati con quelli presenti in tabella, ma se, come nella maggior parte dei casi, i dati a disposizione del veterinario sono sul tal quale (come quelle presenti sulle etichette) è necessario convertire i dati dell'alimento sulla corrispettiva sostanza secca prima di fare il confronto. Per farlo è necessario, quindi, ricavare la sostanza secca del prodotto eseguendo la sottrazione 100 - l'umidità. Poi si prende il valore del nutriente sul tal quale, lo si moltiplica per 100 e si divide il risultato per la sostanza secca del prodotto. In questo modo otterremo il quantitativo del nutriente su sostanza secca.

Facciamo un esempio: se voglio controllare se un alimento con l'umidità all'8% e le proteine al 23% rispetta i valori indicati da FEDIAF dovrò fare i seguenti calcoli

- 100 - 8 = 92
- 23 x 100 / 92 = 25 (grammi su sostanza secca)

Ora si può paragonare questo valore con il valore minimo indicato per le proteine sulla tabella sulla sostanza secca

LIVELLI NUTRIZIONALI CONSIGLIATI PER I CANI - UNITÀ PER 100G DI SOSTANZA SECCA (DM)


B) TABELLA DEI LIVELLI NUTRITIVI RACCOMANDATI OGNI 1000 KCAL DI ENERGIA METABOLIZZABILE.

Questa tabella può essere particolarmente utile per capire se somministrando un determinato quantitativo di un alimento si arriva a soddisfare i fabbisogni nutrizionali di quell'animale.

Per farlo bisogna conoscere le kcal contenute in 100 grammi di alimento fornito e la quantità, ad esempio di proteine, che si dà giornalmente all'animale.

Facciamo direttamente un esempio.

Un animale, per soddisfare il suo fabbisogno, deve mangiare 200 grammi di un alimento che contiene 23 grammi di proteine e 380 kcal per 100 grammi di prodotto.

Innanzitutto, si dovrà calcolare quante proteine e quante calorie assume giornalmente l'animale facendo

- 23 x 200 / 100 = 46 grammi di proteine assunte
- 380 x 200 / 100 = 760 calorie assunte

Infine, trasformare il valore per 1000 kcal

- 46 x 1000 / 760 = 60,5 grammi

Ora sarà possibile paragonare il valore trovato con i minimi indicati da FEDIAF nella tabella corrispettiva:

LIVELLI NUTRITIVI RACCOMANDATI PER I CANI - UNITÀ PER 1000KCAL DI ENERGIA METABOLIZZABILE (ME)


Anche in questo caso i calcoli andranno ripetuti per ogni nutriente che si vuole controllare.

Attenzione, però, che i dati contenuti nelle tabelle non rappresentano i livelli minimi di nutrienti necessari ad un animale, ma solo i dosaggi minimi e massimi che deve contenere un alimento per poterli soddisfare e si basano su una stretta relazione tra l'energia assunta dall'animale (e di conseguenza il quantitativo di cibo) e l'apporto di nutrienti.

Infatti, nelle tabelle per gli animali adulti sono presenti due colonne con valori minimi diversi, da utilizzare a seconda dell'equazione che si usa per calcolare il fabbisogno energetico di un animale, poiché a seconda del soggetto, e dello stile di vita, è possibile che due animali di ugual peso abbiano un fabbisogno energetico giornaliero diverso, ma i loro fabbisogni minimi di proteine, di minerali e di vitamine non cambiano.

Infatti, FEDIAF precisa che queste tabelle possono essere utilizzate solo se si utilizzano, per calcolare il fabbisogno di un animale, le formule indicate in tabella.

Per cui, nell'esempio precedente, questa tecnica può essere utilizzata solo se i 200 grammi di cibo somministrati sono stati decisi basandosi su un fabbisogno calcolato con una delle due formule indicate da FEDIAF.

E se invece viene utilizzata una formula differente?
In questo caso sarà necessario calcolare il minimo delle proteine che vanno somministrate a quell'animale, e controllare che nel quantitativo di cibo somministrato esse siano presenti.

Ma come?
Calcolando il quantitativo minimo che l'animale deve assumere di un nutriente, utilizzando le formule indicate da FEDIAF, e paragonarlo con la quantità di quel nutriente che è presente nella dose di cibo somministrata

Facciamo un esempio:
con la formula 95(kg)0,75, un animale deve assumere minimo 52,10 grammi di proteine ogni 1000 kcal, per cui si calcola il fabbisogno con questa formula e di conseguenza si ricava il suo fabbisogno proteico minimo.

Ad esempio cane di 10 kg
Es: 95 x (10)0,75 = 534 kcal, fabbisogno con quella formula
534 x 52,10 /1000 = 27,83 grammi di proteine al giorno

Successivamente bisognerà controllare se con la quantità di cibo che gli viene somministrata si arriva a fornirgli almeno 27,83 grammi di proteine.

In alternativa, il metodo più semplice per sapere se la quantità di un cibo che viene somministrato ad un animale soddisfa i suoi fabbisogni minimi è quello di inserire quel prodotto in un programma di razionamento come fosse un alimento e vedere se, con la dose somministrata, si arriva a soddisfare  i fabbisogni di proteine, minerali e vitamine di quell'animale.

Ma bisogna essere sicuri che il software calcoli i fabbisogni nutrizionali per un animale, non basandosi sul fabbisogno inserito dal veterinario, ma utilizzando la formula FEDIAF per calcolarli e, quindi, usando come dato solo il peso dell'animale. Perché se il veterinario utilizza per il calcolo del fabbisogno una formula diversa dalle due di FEDIAF, i valori dei minimi e dei massimi forniti dal programma potrebbero non essere corretti.


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